P-FUNKING BAND. ESCE IL NUOVO DISCO “Dance-O”. Quando il groove si veste di elettronica. Un potente viaggio sonoro tra funk e soul, con incursioni nell’hip hop e nel jazz. Il tutto, impreziosito da sapienti incursioni elettroniche. E’ Dance-O, il nuovo album della P-Funking Band: Dance-O come dance, perché i pezzi dei funkers vestono abiti sonori degni dei migliori dancefloor e club europei; e Dance-O come denso, perché in ciascuno dei 12 pezzi dell’album c’è tutto il groove e il talento che la band porta da 6 anni in giro per l’Italia, con il suo “neverending” Tour de Funk. Risponde alle nostre domande: Riccardo Giulietti, fondatore, direttore e prima tromba della P-Funking Band.
Dinamici musicisti, avete trovato il segreto di divertirvi alla “grande” coinvolgendo il pubblico: è gratificante per voi trasmettere allegria e entusiasmo?
E’ senza dubbio la cosa più bella per chi fa un mestiere come il nostro, non è una frase di circostanza… facciamo la musica che ci piace e la gente ci segue e si diverte… che altro si può chiedere?
Sempre in movimento, coreografie su brani di vari generi musicali… vi immagino nelle strade di New Orleans, mentre in Italia (a parte le bande dei paesi) non è consuetudine. Da dov’è uscita l’idea di presentarvi ed esibirvi cosi? Tutto è nato un po’ per caso… mi trovavo, circa 7 anni fa, con il mio gruppo di allora in Calabria, per suonare ad un festival. Per questioni di programma, ci trovammo a dover suonare su un palco periferico, ad un orario abbastanza improponibile. Così, visto che in quel momento c’era davvero poca gente, siamo scesi dal palco e siamo andati noi verso il pubblico, suonando e marciando. La cosa è piaciuta tantissimo, e siamo riusciti a portare verso il nostro palco davvero tanta gente… così ci siamo detti, perché non provare? Lì, con alcuni dei musicisti che suonavano con me in quel gruppo, è nata la P-Funking Band!
L’originalità quanto è importante oggi?
E’ un valore fondamentale: cercare sempre di andare oltre, di cercare, sperimentare. Senza questa curiosità e questo “fuoco sacro” la passione verrebbe sicuramente meno, in chi ascolta e, per primo, in chi fa come noi della musica la propria vita.
Il 19 dicembre avete suonato al Cafè Latino di Roma: partecipare per voi cosa ha significato?
E’ una bella soddisfazione, perché è un po’ come essere stati convocati in nazionale, a rappresentare il proprio Paese alle Olimpiadi.
L’album “1D22” (sigla da voi composta), spazia dall’Hip-Hop al Jazz, alla Dance: come siete riusciti a coniugare la collaborazione di artisti tra di loro diversi come Andrea Giuffredi, Monica Hill e il rapper Lee N.? Come dicevo prima, il modo migliore che conosciamo è quello di continuare a ricercare e sperimentare… se a ciò si aggiunge la disponibilità, umana e professionale, di grandi artisti come quelli che hai citato, il gioco è fatto!
Intervista di: Tiziana Tesio pubblicata su Saltinaria.it
Grazie a: P-Funking Band e Alessandra Placidi (Red&Blue)
Sul web: www.p-funkingband.com